La prendo larga. Partiamo da D&D.

Riprendendo una discussione su Twitter fatta da Mike Mearls e seguendo un po’ il grosso delle discussioni su social e gruppi vari, la meccanica delle azioni bonus è abbastanza mal posta.

C’è un po’ di confusione sull’effettivo funzionamento, perché

  • ogni personaggio al proprio turno può effettuare un’azione
  • se qualche caratteristica glielo concede, può effettuare un’azione bonus
  • fino all’inizio del suo prossimo turno può effettuare una singola reazione, anche nel turno di qualcun altro

In tutto questo c’è una regola per gli incantesimi: se l’azione bonus è un incantesimo, allora nel resto del turno si possono lanciare solo incantesimi che siano cantrip ed abbiano tempo di lancio “un’azione”.

Questo genera un po’ di antilogica, perché nel caso un’abilità dia una seconda azione, come action surge del guerriero, in caso di azione bonus nessuna delle azioni del turno può essere più di un cantrip, mentre senza azione bonus potrebbero essere entrambe due incantesimi.

Il tutto in aggiunta ad alcune azioni bonus, come quella conferita dal talento Shield mastery, che presenta problematiche di tempistica.

E quindi?

E quindi si può riorganizzare tutto introducendo delle azioni, che chiameremo Basic action: queste sarebbero

  • Attack
  • Cast a Cantrip
  • Dash
  • Disengage
  • Dodge
  • Help
  • Hide
  • Ready
  • Search
  • Use an Object

Cast a spell diventerebbe un’azione non base.

A questo punto tutto dovrebbe diventare semplice: un incantesimo da azione bonus come Spiritual Weapon diventerebbe

Spiritual Weapon

2nd-level evocation

Casting Time: 1 action

Range: 60 feet

Components: V, S

Duration: 1 minute

You create a floating, spectral weapon within range that lasts for the duration or until you cast this spell again. When you cast the spell, you can make a melee spell attack against a creature within 5 feet of the weapon. On a hit, the target takes force damage equal to 1d8 + your spellcasting ability modifier.

As a bonus action on your turn, you can move the weapon up to 20 feet and repeat the attack against a creature within 5 feet of it.

The weapon can take whatever form you choose. Clerics of deities who are associated with a particular weapon (as St. Cuthbert is known for his mace and Thor for his hammer) make this spell’s effect resemble that weapon.

When you cast this spell, you can also perform a Basic Action.

At Higher Levels. When you cast this spell using a spell slot of 3rd level or higher, the damage increases by 1d8 for every two slot levels above 2nd.

Tutto qui.

Però però però… Nel testo si fa ancora riferimento all’azione bonus, da utilizzare per attaccare nuovamente con l’arma. Se togliamo quel riferimento con lo stesso modo, però, stiamo riducendo il potenziale dell’incantesimo – nei round successivi al primo puoi attaccare con la spiritual weapon e lanciare un incantesimo anche di livello superiore.

Se ci inseriamo che si può usare anche l’azione Cast a Spell, però, si potrebbero lanciare altri incantesimi che richiedono un’azione bonus, tipo healing word.

A questo punto bisognerebbe anche pensare ad action surge del guerriero: se può effettuare due azioni, verrebbe inserita la possibilità di lanciare due incantesimi ex azione bonus oltre alle due azioni.

Senza calcolare i cantrip lanciabili come azione bonus (magic stone e shillelagh) che potrebbero essere lanciati potenzialmente infinite volte, visto che ciascuno poi restituirebbe una basic action.

Quindi potremmo avere un fighter/stregone che lancia due incantesimi quickened, lancia shillelagh ed attacca due volte con booming blade.

Insomma, le conseguenze di una modifica che in teoria doveva essere di formulazione si propagano senza sosta. È per questo che, personalmente, quando si parla di modifiche alle regole sono abbastanza restio senza un bel po’ di test: le conseguenze possono essere incredibilmente sottovalutate ed in grado di propagarsi a macchia d’olio.

La riflessione sulle azioni bonus la completo in seguito – avrei una soluzione in mente, non viabile in quinta edizione (più tipo se si intraprende un cammino verso una sesta o un fork vero e proprio del sistema), ma non era il punto di oggi.

Oggi mi basta far notare quanto modifiche anche minute possano avere molte ramificazioni e smettano di essere minute dopo molto molto poco. Per questo è importante essere disposti al confronto e ad ascoltare le critiche: le idee si possono perfezionare e si può arrivare a fare qualcosa.

Che modifiche hai introdotto? Ci sono state conseguenze inaspettate?