The end

Ci sono voluti anni, ma si è giunti a una conclusione.

Scrivo questo pezzo dopo aver visto il finale di una serie TV che dura da alcuni anni, oramai, che ha avuto un rallentamento nella produzione e che è tornata, con una stagione più corta del solito, per portare alla conclusione la storia in sospeso.

Il finale è amaro, non è quello che molti si aspettavano e ci sono delle trame ancora lasciate aperte perché, in fin dei conti, può sempre esserci una storia da raccontare. Ma è un bel finale, ben scritto, emozionante, di cui nessuno si può lamentare: il commento che ho sentito più spesso è “ne vorrei ancora, ma se lo lasciano così è perfetto” che, secondo me, inquadra un finale perfetto.

Sto parlando, ovviamente, di Lucifer!

So tell me… what is your deepest desire?

…quindi vediamo un po’: come si può scrivere un finale per le nostre sessioni di gioco? Vediamo di individuare tre trucchi interessanti.

Da qui possono esserci SPOILER per Lucifer – a vostro rischio.

Richiamare l’inizio

La trama della quarta è contenuta in pieno nel primo episodio della prima stagione, nella terza sequenza, quando Amenadiel se ne esce con un “What exactly do you think happens when the Devil leaves Hell? All of those demons […] where do you think they go?”.

Riguardando la prima stagione si vede che i temi di ciascun personaggio vengono portati verso un punto di interesse: Amenadiel vuole essere il figlio perfetto, Lucifer e Chloe si danzano attorno ma rimangono a distanza, Maze voleva qualcosa di “più significativo“. I temi che ciascun personaggio hanno avviato nella prima stagione trovano un twist significativo nell’ultima.

Non necessariamente una conclusione: un evento significativo. Amenadiel si trova dall’altra parte del rapporto padre-figlio, in territorio inesplorato, Lucifer e Chloe vorrebbero essere uniti ma sono definitivamente separati, Maze è passata dalla macchina demoniaca carica di odio al cercare una relazione e trovare i propri problemi irrisolti.

È per questo che è un bel finale ma è legittimo volerne ancora.

Pensa alla scena finale

L’uomo era rivolto ad est, si stava godendo quell’alba che da tanto tempo gli era stata negata.
«Credi che questo sia servito alla tua causa? – esclamò Madame Eva, comparendo dal nulla – loro se ne andranno, vivranno la loro vita, ma la morte li riprenderà, le loro anime torneranno qui, con le nebbie, con Lui. La maledizione non è stata spezzata e prima o poi, inevitabilmente, Strahd vincerà»

«Ma oggi no» risorse Davian.

Madame Eva sbuffò, salendo su un carro variopinto.

«Oggi no»

–Curse of Strahd

L’ultima linea, l’ultima battuta, l’ultima descrizione. La chiusura vera e propria, prima dei titoli di coda, merita un po’ di attenzione. Utilizzare una cutscene per la scena finale non è da escludere. Lasciare ai giocatori l’ultima parola è ugualmente da non escludere, ma se il gruppo di giocatori non è ben rodato il risultato potrebbe essere meno efficace del necessario.

Siete voi a conoscere il vostro gruppo, valutate il da farsi, ma investite del tempo per una riflessione in merito.

Non aver paura di lasciare porte aperte

Avere delle storie che sono rimaste su un twist che chiude la storia generale ma che lascia aperte alcune sottotrame può essere più che accettabile perché genera aspettative, che possono sfociare sia nel fantasticare degli altri giocatori sia in possibili spin-off. Un evento marginale come il ladro halfling che ha trovato l’anello dell’invisibilità e lo riporta al suo paesino senza farlo identificare dal mago potrebbe portare a una storia enorme completamente imprevista, se si ha una buona idea e dei giocatori interessati.

Buon finale!

E dico sul serio: dare periodicamente una chiusura al racconto, anche per riprenderlo successivamente, consente di mantenere nella testa dei giocatori i dettagli di rilievo.

Gestendo la campagna come una serie TV si hanno le occasioni per chiudere le trame e proseguire con la narrazione, arrivando a capire meglio quando è il caso di chiudere la campagna perché non è rimasta più storia da raccontare e consentendo ai giocatori di focalizzarsi sugli elementi di trama della stagione in corso e meno su quelli delle stagioni troppo indietro. Salvo sconcertanti rivelazioni!

Che finali ricordate delle vostre campagne?