2020 was hard

È passato un anno dal mio ultimo post. Nel quale affermavo che il 2019 era stato un anno piuttosto intenso.

Mi sbagliavo.

Il 2020 era pure iniziato con le vibrazioni migliori di sempre: una campagna condivisa da 10 sessioni che stava andando a gonfie vele, i lavori per Historia procedevano decisamente in orario e anche esternamente le cose andavano bene.

Poi la pandemia. E ogni cosa, ogni cosa che non è svanita come una bolla di sapone è diventata parecchio più complessa.

Non mi lamenterò comunque di niente: a me è andata benissimo nel complesso, io e i miei cari ne siamo usciti indenni, il lavoro procede, sono riuscito a mantenere i contatti con gli amici (santo Discord, con i baretti virtuali per le chiacchierate e i tavoli per il gioco di ruolo).

Ma quindi hai fatto qualcosa?

Historia s’è fatto! È stato complesso, il volume di giocate e test negli ultimi mesi di sviluppo s’è drasticamente ridotto, purtroppo, anche a causa di una mia scarsa capacità di gestire il tavolo online, ma siamo arrivati a un bel risultato. Ora, io sono sempre insoddisfatto quando faccio qualcosa, ogni volta che torno su qualcosa che ho scritto mi vengono sempre in mente mille “avrei potuto” e “avrei dovuto”, ma qui la soddisfazione c’è, anche e soprattutto per avere avuto il privilegio di lavorare con quel fiume di artisti. Non ringrazierò mai abbastanza Mana Project Studio per avermi permesso di partecipare al progetto, spero di lavorare ancora con loro 🙂

La campagna condivisa di Eberron è ferma. Ci sarebbe stata l’opportunità di continuarla dopo l’estate ma era ancora presto e molti dei partecipanti pre-pandemia erano tornati alle loro case, lontano e fuori portata. Mi sarebbe spiaciuto concludere senza di loro: la chiusura si farà, a tempo debito, quando festeggeremo l’uscita da questa situazione.

Qualche campagna di GdR son riuscito a tenerla attiva, pure. Siamo in dirittura d’arrivo con Space Mage, una campagnona luuuuuuuuUUUUuunga con il gruppo storico che mi ha permesso di sperimentare molto in molte direzioni, la campagna della ciurma di Azzurra, anch’essa di sapore spelljammeresco, procede con un paio di trucchi nuovi che implementerò nel progetto del 2021, ho giocato tutto il Torneo di Topazio di Leggenda dei cinque anelli con il gruppo più… irrequieto del circondario.

Ho fatto una minicampagnina a Blades in the Dark che è il titolo che più mi ha flippato il cervello tra quelli che ho giocato quest’anno. Credo di averlo compreso solo quest’anno provandolo con il gruppo di Azzurra in un momento di transizione, mi ha fatto clic nel cervello e ho iniziato una riflessione più ampia.

Ho giocato a Not the End e Knights of the Round Academy del gruppo di Fumble GdR che mi hanno piacevolmente sorpreso in un paio di aspetti. Anche questi mi hanno aperto una riflessione.

Ma queste riflessioni dove portano?

Alla tensione. Anzi, a Tension. Ma è ancora prematuro parlarne: per ora l’attenzione è tutta volta a domani, quando finalmente chiuderemo il trasloco iniziato a giugno (si, è stato orribile, secondo me molto più del necessario) e credo stapperò dello spumante che sta aspettando da qualche mese.

Ci vediamo l’anno prossimo: giocate bene, giocate tanto e buone feste! 😉